Le badanti in Italia: al lavoro tra stipendi al di sotto delle previsioni contrattuali, lavoro nero e disuguaglianze regionali
Il lavoro delle badanti in Italia è caratterizzato da numerose criticità, dagli stipendi bassi alla diffusione capillare del lavoro nero, con particolari criticità nel Sud Italia. Infatti, le differenze regionali e le problematiche legate ai salari e alle normative del settore sono esacerbate dal gap economico che continua a caratterizzare l’economia tra il nord e il sud del Paese.
Uno degli aspetti più preoccupanti, come accennato, è la diffusione del lavoro nero tra le badanti in Italia. Un esempio emblematico è rappresentato dall’ennesimo annuncio di lavoro. Questa volta siamo a Ischia, zona di Campagnano. Si propone uno stipendio mensile di 900 euro con un giorno di riposo, e di 1100 euro senza giorno di riposo. E già questo, è una red flag. Qualcosa che dovrebbe far rizzare le antenne. Ma andiamo avanti…
Si cerca un’altra badante. Questa volta, per dodici ore al giorno di lavoro si offrono 500 euro al mese, indifferentemente se turno giornaliero o notturno. Una retribuzione che equivale alla metà di quella che è considerata la soglia di povertà in Italia. Questi salari sono significativamente inferiori alle retribuzioni medie stabilite dai contratti collettivi nazionali (CCNL), evidenziando una pratica diffusa di elusione delle normative.
Badanti: il gap territoriale
I salari medi delle badanti in Italia presentano notevoli differenze a seconda delle condizioni contrattuali e delle regioni. Tuttavia, i livelli retributivi sono generalmente al di sotto delle previsioni contrattuali. Secondo un’indagine recente, uno stipendio medio di una badante a tempo pieno, con contratto regolare preso da un’agenzia, si aggira intorno a 1300 euro al mese. Questo pone in luce una disparità significativa rispetto agli stipendi offerti nell’annuncio menzionato.
La situazione nel Sud Italia presenta ulteriori disuguaglianze. Commenti provenienti dai social media testimoniano che nel casertano sono diffusi molti annunci di lavoro con condizioni salariali simili, mentre a Napoli si giunge a pagare solamente 700 euro, includendo mansioni che vanno dalla badante allo chef. Questa disparità salariale può essere attribuita a dinamiche specifiche del mercato del lavoro e alla maggiore disponibilità di manodopera.
I commenti sui social
Come prevedibile, gran parte degli annunci di questo tipo riceve critiche da chi – in cerca di lavoro – si imbatte nelle offerte vergognose che è possibile trovare in rete. Ad esempio, sotto il post riportato nello screenshot, il tenore dei commenti è il seguente e spazia da considerazioni che riguardano la portata territoriale del fenomeno, fino a previsioni sul futuro del tessuto sociale meridionale se venissero a mancare ulteriori strumenti di welfare, come il reddito di cittadinanza.
“Nel casertano sono molti gli annunci di questo tipo.. napoli con 700 euro pagano tutto ! Dal badante allo chef”
“Senza il reddito c’è ne sarà di peggio. Gli stranieri accettano e faranno co concorrenza, e gli italiani accetteranno pure loro per non morire di fame”
“Una badante a tempo pieno, cioè che rimane a casa, con contratto regolare presa da agenzia costa 1300 euro…il full time non è lontanissimo dal prezzo messo qui…voi quanto paghereste per 24 h?”
La normativa
Le normative che regolamentano il lavoro delle badanti in Italia, come il CCNL del settore, stabiliscono le condizioni di lavoro e gli stipendi minimi. Tuttavia, l’applicazione di tali norme risulta spesso complessa, soprattutto nel caso del lavoro nero. È essenziale che i datori di lavoro e i dipendenti badanti siano consapevoli dei loro diritti e delle tutele previste dalla legge per contrastare queste pratiche illecite.
Le statistiche rivelano una situazione allarmante. Secondo l’INPS, nel 2022 le denunce di lavoro nero nel settore dell’assistenza domiciliare sono aumentate del 30% rispetto all’anno precedente. Questo evidenzia la necessità urgente di adottare misure efficaci per contrastare lo sfruttamento e garantire condizioni di lavoro dignitose per le badanti.
Garantire diritti e retribuzione adeguata
In conclusione, il lavoro delle badanti in Italia affronta una serie di criticità, tra cui stipendi al di sotto delle previsioni contrattuali, diffusione del lavoro nero e disuguaglianze regionali. È fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza e adottare provvedimenti concreti per garantire diritti e retribuzioni adeguate per le lavoratrici del settore.
Immagini a cura di Gennaro Giugliano gennarogiugliano.it